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                              Le origini

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Il Territorio di Bianchini Rossetti è in un’area della Campania Settentrionale che comprende gli attuali comuni di Carinola, Cellole, Falciano del Massico, Mondragone e Sessa Aurunca. “Il Dio Bacco, sotto mentite spoglie, chiese ospitalità al vecchio Falerno. Commosso dalla sua generosità, il Dio fece nascere alle pendici del monte Massico, viti lussureggianti” (SILLO ITALICO) ossia Agro Falerno.
È attraversato dalla VIA APPIA ed ha al suo interno la catena collinare del Massico, di origini vulcaniche.
Noto già nell’antichità per la produzione di pregiati vini e olii questo territorio, da tempo immemore, fonda la sua economia sui prodotti della filiera agricola di qualità e “certificata” ante litteram. Risalgono infatti all’epoca Romana le prime testimonianze di una “Indicazione Geografica Protetta” riferita ai prodotti provenienti esclusivamente dall’ Ager Falernus.

Esempio classico ne è  Il VINO FALERNO, trasportato e custodito nelle tipiche anfore in terracotta. Garantito da appositi sigilli posti a chiusura dei contenitori dai romani che ne certificavano la provenienza e l’annata di produzione. Un vero e proprio protocollo di certificazione antesignano della moderna IGP. Questo sistema consentiva il riconoscimento e la Menzione di “VINO FALERNO” esclusivamente al prodotto ottenuto e proveniente nell’Ager Falernus. Le anfore in tal modo sigillate venivano inviate via mare verso le località di tutto il mondo all’epoca conosciuto. Noti sono i porti di SINUESSA (attuale Mondragone), Foce del Garigliano (Sessa Aurunca) e Gianola (Minturno) da cui partivano le  navi romane con il loro prezioso carico.

I vigneti

Le aree vitate DELL’AGER FALERNUS, dove è Bianchini Rossetti, si estendono da sempre sulle dolci colline dei rilievi posti a sud del Massiccio del Massico e nei confinanti territori di origine vulcanica. Un esempio tipico è la collina di San Paolo nel comune di Casale di Carinola dove oggi coltiviamo le nostre viti, un tempo attraversata da una diramazione della via Appia.

Percorsa da Saulo di Tarso nel suo viaggio verso ROMA.